La Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il tasso di interesse durante la riunione di oggi. La nuova serie di previsioni indicava un rallentamento dell’inflazione complessiva e di base nel 2023 e nel 2024, nonché una minore crescita del PIL. Non si prevede che l’inflazione core scenda al target del 2% nell’orizzonte di previsione (fino al 2026). Si prevede che i reinvestimenti del PEPP rallenteranno nella seconda metà del 2024 e si fermeranno entro la fine del prossimo anno.
Il presidente della BCE Lagarde ha iniziato la conferenza stampa post-riunione. Di seguito i punti salienti.
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- Si prevede che l’inflazione diminuisca gradualmente nel corso del prossimo anno
- Il Consiglio direttivo intende interrompere il reinvestimento del PEPP entro la fine del 2024
- Condizioni di finanziamento più restrittive potrebbero pesare sull’economia
- L'attività dei servizi si indebolirà nei prossimi mesi
- Le prospettive sono particolarmente deboli per l’edilizia e l’industria manifatturiera
- Il mercato del lavoro continua a sostenere l’economia
- Le politiche fiscali dovrebbero rendere le economie più produttive e ridurre l’elevato debito pubblico
- Il calo dell’inflazione a novembre è stato generalizzato
- È probabile che l’inflazione di dicembre riprenda rispetto all’effetto base
- L’inflazione rallenterà più lentamente nel 2024 sulla base degli effetti base
- La maggior parte delle misure delle aspettative di inflazione a lungo termine si attestano attualmente intorno al 2%
- I rischi per la crescita sono orientati al ribasso
- I rischi includono la geopolitica e la debolezza economica globale
- I rischi al rialzo per l’inflazione includono la geopolitica
- I rischi al rialzo per l’inflazione comprendono anche salari e profitti
- I rischi al ribasso per l’inflazione includono il rallentamento economico
- I tassi di interesse dei mercati sono scesi significativamente rispetto alla riunione precedente e sono inferiori ai tassi previsti dalle proiezioni dello staff
- Le prospettive per la stabilità finanziaria rimangono fragili
- Determinati a riportare l’inflazione al 2% in modo tempestivo
Sessione di domande e risposte
- La BCE dipende dai dati, non dal tempo
- Il percorso verso l’obiettivo di inflazione è più piatto rispetto a prima
- Vedo una forte trasmissione al finanziamento dell’economia
- Non dobbiamo abbassare la guardia
- L’inflazione interna difficilmente si muove
- Abbiamo bisogno di più dati sulla resistenza dell’inflazione interna
- Sono necessari i dati sull’inflazione per avere un quadro più chiaro
- I dati salariali che abbiamo ora non stanno diminuendo
- Bisogna avere maggiori informazioni sui profitti unitari
- Non abbiamo ancora prove di un rallentamento sostenibile
- Tutti nel Consiglio direttivo erano d’accordo nel fermare i reinvestimenti del PEPP alla fine del 2024
- L’aggiustamento del PEPP è la normalizzazione del bilancio
- Calendario del PEPP non correlato ai tassi di interesse
- Non abbiamo discusso affatto dei tagli dei tassi (salti dell’EUR)
- I dati dipenderanno dal percorso tariffario
- Il sostegno energetico deve essere ritirato dai governi
- La BCE riceverà molti dati nella prima metà del 2024
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