Si è appena conclusa la conferenza stampa con il presidente della Bce Lagarde. Di seguito presentiamo alcuni punti chiave:
- Fase di rimbalzo in ripresa sempre più avanzata
- L'economia ha per lo più riaperto
- L'economia dovrebbe tornare ai livelli pre-pandemia entro la fine dell'anno
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Previsione del PIL:
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La Bce vede una crescita del PIL nel 2021 al 5% (vs 4,6% nelle previsioni di giugno)
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La BCE vede una crescita del PIL del 2022 al 4,6% (contro il 4,7% delle previsioni di giugno)
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- La variante Delta potrebbe posticipare la piena riapertura dell'economia
- Le pressioni inflazionistiche sono ora elevate, ma dovrebbero essere temporanee
- Le prospettive di inflazione sono leggermente aumentate, le pressioni sui prezzi sottostanti stanno gradualmente aumentando
- L'inflazione dovrebbe aumentare ulteriormente in autunno
- I salari dovrebbero crescere solo moderatamente
- L'inflazione a medio termine è ben al di sotto dell'obiettivo
- Pronti per regolare tutti gli strumenti secondo necessità
- Produzione frenata dalla carenza di approvvigionamento, carenza che frena la produzione
- Se la pandemia peggiora e persistono i vincoli all'offerta, la crescita potrebbe essere ostacolata
- Il successo della vaccinazione è la base per il recupero
Per quanto riguarda la sessione di domande e risposte, il presidente Lagarde ha risposto a più domande, tra cui il PEPP o l'inflazione:
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobile- La decisione non è tapering, ma ricalibrazione del PEPP
- La Bce riduce gli aiuti, ma sostiene che lo stimolo continuerà
- La decisione odierna sul ritmo del PEPP è stata unanime
- Al termine del PEPP, il compito non è terminato
- Non c'era discussione su cosa sarebbe successo dopo
- Il dibattito sul PEPP sarà gestito a dicembre
- L'effetto della base energetica è una componente significativa dell'inflazione
- Dovremo aspettare e vedere come la compressione dell'offerta influisce sull'inflazione
- Sto monitorando l'effetto della seconda ondata di inflazione
- In termini di aumenti salariali, non stiamo vedendo molto
- Prevediamo che i problemi verranno aggirati nella prima metà del 2022
- Siamo piuttosto lontani dal porre fine all'acquisto di obbligazioni e dall'aumento dei tassi
- Il sostegno fiscale deve essere continuato e deve essere più mirato
Fonte: Banca centrale europea
Fonte: Banca centrale europea
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