I dati odierni sull'inflazione negli USA hanno superato le aspettative, innescando una necessaria correzione del mercato. I dati hanno mostrato un aumento medio dei prezzi al consumo del 3,1% su base annua e, escludendo i prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, un aumento del 3,9% su base annua. Sebbene questi dati effettivi siano superiori di 0,2 punti percentuali rispetto al consenso, il rapporto non è così negativo come sembra a prima vista.Â
Inflazione headline e core
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileIl mercato ha reagito immediatamente ai dati. L'US500 è sceso sotto i 5.000 punti, e l'US100 sotto i 18.000 punti, spinti da dati sull'inflazione significativamente superiori alle aspettative. È importante notare che l'aspettativa del lunedì prima della pubblicazione indicava dati leggermente più alti rispettivamente al 3,0% e al 3,8%, ma poi è sceso di 0,1 punti percentuali per ciascuna misura al 2,9% su base annua e al 3,7% su base annua. Rispetto al rapporto del mese precedente, prevediamo un ulteriore calo dell'inflazione CPI rispetto al 3,4% di dicembre, mentre l'inflazione core rimane allo stesso livello.
La forte economia americana spinge l’inflazione?
Il principale contributo all’inflazione è venuto ancora una volta dal settore degli alloggi in affitto, parte dell’inflazione dei servizi. Tuttavia, i prezzi elevati sono supportati da un mercato riscaldato. L’economia americana è in ottime condizioni, come confermato dalle ultime rilevazioni del PIL. I recenti dati PMI indicano anche una ripresa del sentiment delle imprese e un miglioramento delle prospettive. Alla pressione sugli aumenti dei prezzi si aggiunge anche il dato elevato dell’ISM su prezzi e occupazione.
I servizi impattano l'inflazione?
L’inflazione persistente nel settore dei servizi è un argomento che spinge la Federal Reserve a mantenere i tassi di interesse per un periodo più lungo. Attualmente, i prezzi delle case in affitto influiscono maggiormente nel paniere dell’inflazione.
Tuttavia, osservando la correlazione dell’indice dei prezzi immobiliari di Shiller, possiamo supporre che una tendenza al ribasso per il mercato degli affitti sia inevitabile. Purtroppo dovremo aspettare ancora un po’ per questo calo.
La notizia positiva è che in altri settori si registrano miglioramenti significativi e la situazione è praticamente tornata alla normalità .
Cosa significano i dati per la Fed?
Nella sua ultima riunione, la Fed ha dichiarato di voler essere sicura dell’inflazione prima di iniziare ad abbassare i tassi di interesse. I dati attuali sostengono fortemente la necessità di mantenere i tassi più a lungo, come riflesso nelle attuali aspettative del mercato. Dopo la pubblicazione, il dollaro si è rafforzato in modo significativo e anche i rendimenti obbligazionari sono aumentati. Subito dopo la pubblicazione, le aspettative relative ai primi tagli dei tassi della Fed sono scese a poco meno di 100 punti base nel 2024, rispetto ai 125 punti base prima del rapporto. Di conseguenza, il primo taglio dei tassi d'interesse è stato spostato da giugno a luglio, ed un eventuale taglio a maggio è ormai praticamente escluso. Per un mercato surriscaldato dai recenti rialzi, questo è un catalizzatore ideale per almeno una correzione a breve termine. D'altro canto stiamo ancora aspettando il rapporto di Nvidia, che potrebbe nuovamente cambiare le elevate aspettative degli investitori e portare ulteriori rialzi delle aziende BigTech.
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